9 Marzo 2024

WMS, PERFETTO SCONOSCIUTO

WMS, PERFETTO SCONOSCIUTO

I WMS (Warehouse Management System), sono presenti sul mercato italiano dai primi anni ’90. Dovrebbe trattarsi di sistemi assolutamente “maturi” e soprattutto diffusi in modo capillare. Ci si aspetterebbe che la quasi totalità dei magazzini fosse attrezzata con un WMS.

Non è vero!

Magari non proprio tutti, ma quasi tutti.

Non è vero neppure questo: quasi la metà dei magazzini in Italia non è gestito con un WMS!

Chi si è dotato di un WMS, in ogni caso ha risolto i suoi problemi e ha avuto grandi benefici.

Vero fino a un certo punto.

Ho scelto di affrontare questo tema a valle di un convegno sull’innovazione tecnologica, dove i WMS hanno recitato, come spesso accade in queste occasioni, la parte dei protagonisti.

Perché un prodotto informatico così utile e così maturo a oggi non è ancora così diffuso e soprattutto non sempre porta i risultati attesi?

Una prima risposta è che spesso c’è la tendenza a confondere la logica con lo strumento. Per quanto possa apparire banale il ragionamento, lo strumento informatico non risolve alcun problema, e naturalmente non è “intelligente” di suo.

Il tema, prima va affrontato e risolto con la logica, magari anche scrivendo su una lavagna, e poi, solo quando si è certi che la soluzione funzioni, posso provare a sostituire la lavagna con lo strumento.

Una grandissima differenza, inoltre, la fa il modo in cui lo strumento viene implementato: se scelgo tra le mille opzioni possibili le regole giuste, il sistema mi darà dei buoni risultati, se, al contrario, scelgo le regole sbagliate, i risultati con ogni probabilità saranno pessimi.

Forse è meglio che mi MUOVO e mi doto di un WMS!

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